Scienze sociali - The Asian Observatory

The Asian Observatory
Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Scienze sociali

Articoli > Notizie
 
 

Suicide Club Giappone
1 Aprile 2013

THE ASIAN OBSERVATORY
TOKYO - Lo scorso novembre, l'economista e regista amatoriale Rene Duignan stava cercando di convincere la gente a guardare il suo documentario. Ora, pochi mesi dopo, si è incontrato con l'Ufficio del governo sulla prevenzione dei suicidi, ha parlato a decine di eventi e proiettato il suo film, “Saving 10,000 – Winning a War on Suicide in Japan”, alla Dieta giapponese (Parlamento giapponese NDR).
C’è stata una risposta incredibile. Questo significa che il problema ma che le istituzioni latitano e gli unici sforzi sono azioni individuali o di piccoli gruppi.
Rene Duigan è cittadino irlandese, lavora come economista dell'Unione europea in Giappone, negli ultimi tre anni ha deciso di trascorrere il suo tempo libero intervistando persone per cercare di capire perché così tanti giapponesi si tolgano la vita volontariamente.
Il Giappone è un posto meraviglioso in cui vivere ed il tenore di vita è molto alto, tuttavia il tasso di suicidio è ben più alto di quello di un paese in disastro economico come la Grecia. L’economia non può essere la sola causa. Ogni anno, più di 30.000 persone si suicidano in Giappone, un tasso doppio rispetto a quello degli Stati Uniti. Quasi il 20 per cento dei casi gravi gestiti dai pronto soccorso degli ospedali sono tentativi di suicidio fallito, come se non bastasse, almeno un quarto dei giapponesi ha avuto recentemente pensieri di suicidio. Nonostante questo le linee di assistenza telefonica faticano a trovare i finanziamenti e di solito sono così intasate che chi chiama ha ben poche speranze di riuscire ad ottenere la linea.
In Giappone non esiste una vera e propria intenzione di risolvere o almeno tentare di combattere contro questa realtà. Il tasso di suicidi è aumentato di un terzo durante la recessione del 1990, il che significa che comunque il fattore economico e il lavoro hanno un certo peso. Considerarli come unica causa è però semplicista e non aiuterebbe a capire la vera natura del problema. Duignan ha iniziato a interessarsi quando un suo vicino di casa si è suicidato. Piuttosto che limitarsi a portare condoglianze o fare una donazione a un ente di beneficenza, ha deciso che avrebbe dovuto aiutare in un modo diverso. Aveva pensato di scrivere qualcosa su di esso ma come si sa la lettura è meno stimolante di un’opera visiva e così ha deciso di produrre un documentario.
“Saving 10,000 – Winning a War on Suicide in Japan” ha un approccio non convenzionale. Piuttosto che concentrarsi su interviste a persone con idee suicide o alle famiglie in lutto, dà spazio ad esperti e coloro che sono coinvolti nella lotta contro il suicidio. È un documentario breve e si lascia guardare senza essere strappalacrime, affronta il problema in maniera scientifica e chiude con “raccomandazioni” su come affrontarlo.
Duignan sottolinea alcuni fattori a rischio come i debiti e le politiche assicurative che spesso promuovono il suicidio come modo per risolvere i problemi economici familiari. Il film esamina come certi problemi sociali e tabù rendono difficile parlare delle cause del suicidio. Fattori possibili includono il bullismo, la violenza domestica, l’alcolismo, le dipendenze, Internet e l'industria del sesso. Soprattutto, si punta il dito sul sistema di assistenza psichiatrica del Giappone, tra cui la carenza di psichiatri e di una cultura di somministrazione di farmaci massiccia piuttosto che l’individuazione di una terapia. In ultima analisi, uno dei messaggi principali del documentario è quello sulla responsabilità personale. Ascoltare le persone che più ci sono vicine può aiutare sensibilmente.
"Si tratta di fare uscire le idee, convincere la gente a pensarci, parlarne.” Conclude Duignan.

Il film può essere visto gratuitamente su: www.saving10000.com

THE ASIAN OBSERVATORY

Immagine tratta dal documentario: “Saving 10,000 – Winning a War on Suicide in Japan” di Rene Duignan.

 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu