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Scoperto giacimento di terre rare a MinamiTorishima

23 Marzo 2013

 
 

THE ASIAN OBSERVATORY

TOKYO - Il Giappone ha dichiarato che sono stati individuati, nei fondali marini attorno a Minami-Torishima, ricchi giacimenti di terre rare. La zona fa parte della zona economica esclusiva giapponese. Minami-Torishima è un atollo corallino a circa 2000 km a sud est di Tokyo.
Il team di ricercatori dell'Agenzia giapponese per la Marine-Earth Science and Technology (JAMSTEC) e l'Università di Tokyo hanno usato il Kairei, un sistema utilizzato per la ricerca in alto mare nave. Sono stati prelevati dei campioni di terreno sotto il fondo marino in sette località vicino Minami-Torishima nel mese di gennaio. I giacimenti di Minami-Torishima si trovano a circa 5,600-5,800 metri sotto la superficie dell'oceano. In uno dei due campioni analizzati, la concentrazione di elementi di terre rare nel fango alzato è di 6.600 ppm, o 0,66 percento, ad una profondità di 3 metri sotto il fondo marino. La concentrazione è così alta che una sola estrazione giornaliera di 10.000 tonnellate di fango potrebbe coprire oltre il 40 per cento del totale della domanda interna in Giappone. Le terre rare sono un termine generico che comprende 17 tipi di metalli rari. Il neodimio, uno di loro, è una materia prima utilizzata nei magneti degli smart-phone, nei dischi dei computer e in altri prodotti. Ittrio, un'altra elemento delle terre rare, è usato per le sostanze fluorescenti in diodi luminosi e altri prodotti.
Gli elementi delle terre rare sono indispensabili nella produzione di componenti per veicoli elettrici e altri prodotti high-tech, i loro prezzi hanno oscillato violentemente negli ultimi anni a causa delle norme per l'esportazione stabilite dalla Cina, che ha una quota del 90 per cento della produzione globale. Le concentrazioni di elementi rari della terra sul fondo dell’oceano è più di 10 volte rispetto a quella dei depositi cinesi che oscilla tra i 300 e i 500 ppm. I depositi sono stati trovati anche a profondità relativamente basse di soli alcuni metri sotto il fondo marino. Finora gli scienziati credevano che fosse necessario scavare per più di 10 metri per trovare le terre rare. Tuttavia la profondità dei depositi rappresenta una sfida considerevole.
Le navi di perforazione in alto mare sono riuscite a recuperare il fango dei fondali marini da una profondità di 2.500 metri. Un giacimento di petrolio dei fondali marini si sviluppa normalmente ad una profondità di 3.000 metri. Ma l’estrazione delle risorse dei fondali marini a profondità di oltre 5.000 metri non ha precedenti.
Il Giappone utilizza circa 20.000-30.000 tonnellate di terre rare, all’anno. I prezzi di mercato sono scesi a circa il 20 per cento rispetto al 2011.
THE ASIAN OBSERVATORY

 
 
 
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