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Life after people in Fukushima
29 Marzo 2013
THE ASIAN OBSERVATORY
FUKUSHIMA – Cemento, recinzioni, macerie, strade desolate, negozi chiusi e distruzione. Non c'è nessuna persona in vista. Google Street View ci permette di entrare nelle inquietanti città fantasma, abbandonate dopo che il terremoto e lo tsunami del 2011 hanno scatenato il disastro nucleare più grave della storia del Giappone.
Le immagini di Google ci permettono di addentrarci virtualmente in tutte le parti del mondo, ora ci sta permettendo di entrare all'interno del Giappone delle zone proibite, dove le radiazioni nucleari hanno obbligato il governo a istituire le no-
Posti che prima erano luoghi di feste, scuole, parchi ora sono vuoti e desolati, abbandonati al loro destino. Non ci sono più i bambini che gridano e giocano sulle altalene. "Quelli di noi della vecchia generazione sentiamo che abbiamo ricevuto questa città dai nostri antenati, ora proviamo grande dolore perché non possiamo tramandarla ai nostri figli" è questo il pensiero delle persone evacuate.
"Vogliamo che queste immagini diventino una registrazione permanente di quello che è successo a Namie".
Il progetto Street View è iniziato nel 2007, e ora fornisce immagini da più di 3.000 città in 48 paesi, oltre a parti dell'Artico e dell'Antartide.