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L’orgoglio nazionalista del santuario di Yasukuni
23 Aprile 2013

THE ASIAN OBSERVATORY
TOKYO – Decine di parlamentari giapponesi hanno reso omaggio al santuario dedicato alle vittime di guerra nella mattinata del 23 aprile. La Corea del Sud e la Cina hanno protestato ufficialmente poiché considerano questo atto un fallimento del riconoscimento del passato militarista del Giappone.
Il tempio in questione non è un semplice luogo in cui si ricordano le vittime di guerra, questo è infatti il santuario di Yasukuni che onora non solo i morti Giapponesi ma anche i leader della seconda guerra mondiale condannati per crimini di guerra. Questo fine settimana il santuario ha ricevuto le donazioni dal primo ministro e le visite da parte di tre ministri del governo. Inoltre questa mattina si sono presentati 169 parlamentari. Il governo ha dichiarato che le visite sono state fatte a titolo personale e in veste non ufficiale. Questo non ha però evitato le proteste di Cina e Corea del Sud.
Il santuario Yasukuni ha un museo della guerra che glorifica il passato militarista del Giappone. Il sito è diventato un punto d’incontro nazionalista tra i conservatori giapponesi e l’estrema destra.
Le visite al santuario da parte dei politici giapponesi sono regolarmente criticate da parte della Cina e dalle due Coree. I critici considerano le visite come prova che il Giappone non riconosce la propria responsabilità per il suo passato militarista. Allo stesso tempo  un gruppo di ultra-nazionalisti ha in programma il 23 aprile (oggi Ndr.) di avvicinarsi alle isole che sono al centro di una disputa tra il Giappone e la Cina, complicando ulteriormente il problema.
Sebbene il governo abbia dichiarato che le visite dei suoi ministri siano state fatte a titolo privato, almeno un ministro del Governo, Keiji Furuya, ha detto ai giornalisti che lui era lì come ministro di stato, il 21 aprile. "In qualità di parlamentare nazionale, è naturale offrire preghiere alle anime di coloro che hanno sacrificato la loro vita per il Paese", ha dichiarato Furuya. Abe aveva visitato il santuario lo scorso ottobre quando era membro dell’opposizione.
Intanto la Corea del Sud ha annullato la visita a Tokyo del suo ministro degli esteri, dichiarando profonda preoccupazione e rammarico per le azioni di Abe e degli altri membri del governo, ricordando che Yasukuni è un luogo che glorifica le guerre del Giappone cha hanno causato enormi perdite e dolore per i popoli dei paesi vicini.
Non è la prima volta che la Corea del Sud e la Cina esortano il Giappone a cessare questo comportamento retrogrado che sembra ignorare la storia. Le visite di questa settimana  avvengono in un momento di grande tensione tra le nazioni del nord-est asiatico. Il Giappone è ai ferri corti con la Corea del Sud per un gruppo di isole del Mar del Giappone che Seul controlla dal 1950 e allo stesso tempo con la Cina per un gruppo di isole rivendicate da entrambe i paesi  che si trovano nel Mar Cinese Orientale.
THE ASIAN OBSERVATORY

Estremisti di destra giapponesi manifestano al santuario di Yasukuni

Parlamentari giapponesi in visita al tempio (23 Aprile 2013)

 
 
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