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Kowloon, la città delle tenebre
21 Aprile 2013

THE ASIAN OBSERVATORY

HONG KONG – Qui le prostitute stanno su un lato della strada, mentre un sacerdote predica e distribuisce latte in polvere ai poveri, dall'altro lato gli operatori sociali cercano di dare una guida agli sbandati mentre i tossicodipendenti accovacciati sotto le scale iniziano a “sballare”; quelle stanze dove giocano i bambini durante il giorno diventavano bordelli durante la notte. È un luogo molto complesso, difficile fare una generalizzazione, un luogo che sembra spaventoso ma in cui la maggior parte delle persone continua a condurre una vita normale. Un posto proprio come il resto di Hong Kong. Così lo scrittore hongkonghese Leung Ping Kwan descriveva la città fortezza di Kowloon quella che la popolazione locale chiamava la città delle tenebre.
Per quasi un secolo Hong Kong ha ospitato una delle città più densamente popolate del pianeta. Sebbene sia ormai stata completamente demolita gli abitanti di Hong Kong si ricordano ancora della città fortezza di Kowloon. La città era un insediamento in cui il governo di Hong Kong non aveva nessun potere, uno stato nello stato con proprie leggi e sistemi di controllo, spesso gestiti collettivamente e a volte attraverso le triadi cinesi. In origine era un forte militare cinese, divenne un'enclave dopo che i Nuovi Territori furono affittati all’Inghilterra nel 1898, il contratto di 99 anni escludeva infatti la città fortezza di Kowloon, tuttavia gli inglesi decisero di occuparla motivando la scelta con il fatto che al suo interno si stavano formando forze contrarie agli inglesi. Occupata dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale tornò definitivamente all'Inghilterra alla fine di essa. Da questo momento la sua popolazione ha iniziato ad aumentare in modo considerevole.
Il governo cinese perse ogni interesse sul territorio e gli inglesi, a parte qualche sporadica retata da parte della polizia, lasciarono la città al suo destino. La città fortezza divenne in breve tempo un rifugio per la criminalità. A partire dal 1950, alcune triadi, come la 14K e la Sun Yee On iniziarono a controllare gli innumerevoli bordelli della città, le sale del gioco d'azzardo e le fumerie d'oppio. La città divenne un rifugio per i criminali e la polizia non vi poteva mettere piede. Solo a partire dal 1973-74, grazie a una serie di più di 3.500 retate della polizia con più di 2.500 arresti e ingenti quantità di droga sequestrata, il potere delle Triadi iniziò a diminuire. Grazie anche alla popolazione locale, in particolare dei residenti più giovani, il consumo di droga e la criminalità violenta tornarono a livelli accettabili. Nel 1983, il comandante della polizia del distretto di Kowloon dichiarò che il tasso di criminalità della città era sotto controllo.
La città non era mai stata fornita dei servizi primari come elettricità e acqua potabile. Solo a partire dagli anni 60-70 fu dotata dalla municipalità di una sola fontana all’interno delle sue mura e altre sette all’esterno del perimetro. Nello stesso tempo furono installati i cavi dell’elettricità almeno ai piani più bassi e iniziò ad essere distribuita la corrispondenza.

 
 

Anche se la città murata è stata per molti anni una fucina di attività criminali, la maggior parte dei residenti non erano coinvolti in alcun reato e vivevano in pace tra le sue mura. C’erano numerose piccole fabbriche e aziende che prosperavano all'interno della città e alcuni residenti formavano gruppi per organizzare e migliorare la vita di ogni giorno. Tuttavia le cliniche mediche e le scuole presenti non erano registrate e operavano nell’illegalità. I piani più bassi erano occupati da un alto numero di medici e dentisti senza licenza che potevano operare senza la minaccia di essere arrestati.
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, la maggior parte dei residenti della città si comportavano in modo simile ad altri nativi di Hong Kong. Per di più a causa delle difficili condizioni di vita i residenti formavano una comunità molto unita, aiutandosi reciprocamente. All'interno delle famiglie, le mogli facevano le pulizie, mentre i nonni curavano i loro nipoti e altri bambini provenienti da altre famiglie. I tetti della città erano un importante luogo di incontro, soprattutto per i residenti che vivevano ai piani superiori. I genitori usavano questi spazi per rilassarsi e i bambini per giocare o fare i compiti dopo la scuola. Lo Yamen, un edificio nel cortile, nel cuore della città era anche un importante centro sociale, un luogo per i residenti per parlare, prendere un tè, guardare la televisione, o seguire lezioni, come quelle di calligrafia.
Tra gli anni 60 e 70 la costruzione di nuovi edifici incrementò drasticamente. Tuttavia, a causa della posizione dell’aeroporto di Kai Tak a sud della città, gli edifici non potevano superare i 14 piani. I vicoli della città erano spesso solo di 1 o 2 metri di larghezza, con scarsa illuminazione e drenaggio. C’era una rete di scale e passaggi anche ai piani superiori così estesa che ci si poteva spostare da nord a sud attraverso l'intera città senza mai toccare il terreno. La costruzione della città non è mai stata regolamentata, i 350 edifici erano completamente abusivi e la maggior parte di essi erano stati costruiti senza rispettare nessuna normativa sulla sicurezza. Gli appartamenti erano così piccoli che circa il 60% erano di al massimo 23 metri quadrati. I tetti erano pieni di antenne televisive, stendi panni, cisterne per l’acqua e rifiuti.
Si stima che nel punto di maggiore occupazione demografica attorno al 1987 le persone residenti fossero almeno 33.000. Questo significa che la città fortezza aveva una densità di popolazione di circa 1.255.000 abitanti per chilometro quadrato. In confronto Hong Kong, una delle aree più densamente popolate della terra, aveva una densità di popolazione di circa 6.700 abitanti per chilometro quadrato. Nel gennaio 1987, il governo di Hong Kong annunciò l'intenzione di demolire la città fortezza. Dopo un processo di ricollocazione e pagamento di compensazioni alla popolazione, la demolizione iniziò nel marzo 1993 e fu completata nel mese di aprile 1994. Si calcola che il quel momento ci fossero almeno 50.000 abitanti. Al suo posto è stato aperto un parco in cui si possono trovare alcuni reperti storici che ricordano la città come l’edificio Yamen con i suoi cannoni e i resti della Porta Sud.

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